Acque per il consumo umano

Affermare che l’acqua è buona da bere significa garantirne la qualità e la salubrità per il consumo umano, quale determinante principale di tutela della salute, nel massimo rispetto dei requisiti normativi.

Il D.Lgs. n. 18/2023, che è entrato in vigore dal 21 marzo 2023 abrogando il D.Lgs.n. 31/2001, definisce la frequenza di monitoraggio analitico nonché i parametri da ricercare, stabilisce che la verifica della qualità dell’acqua erogata venga effettuata dai Gestori degli acquedotti tramite controlli interni e dalle Agenzie di Tutela della Salute (ATS) mediante controlli esterni di tipo ufficiale.

La responsabilità della corretta gestione degli impianti è attribuita ai gestori, mentre alle ATS spetta la funzione principale di garanzia della tutela igienico sanitaria attraverso l’adozione di piani di prevenzione, di monitoraggio analitico dei campionamenti effettuati, di vigilanza mediante ispezioni sulle fonti di approvvigionamento e sulla rete di distribuzione, di audit e di segnalazioni di eventuali non conformità analitiche e/o ispettive agli enti gestori per favorire gli immediati provvedimenti del caso.

Il sistema dei controlli messo in atto prevede il prelievo in punti rete codificati e ritenuti rappresentativi dell’acqua distribuita, sino al contatore di ogni singola utenza raggiunta. Le analisi dei campioni di acqua, che per i controlli di tipo esterno vengono effettuate dai Laboratori di Prevenzione delle ATS, sono volte a rintracciare la presenza di sostanze indicatrici di contaminazione microbiologica o chimica, derivanti da fenomeni naturali o da attività antropiche.

i campioni possono essere raccolti su diverse tipologie di punto prelievo : punti rete, case dell'acqua, fontanelle, pozzi, serbatoi, impianti, armadietti custoditi, ecc...

I dati pubblicati in questa analisi sono relativi a campionamenti effettuati dalle ATS sui punti rete e sulle case dell'acqua.

La tabella a fianco mostra la distribuzione dei 2 tipi di punto prelievo sui territori delle 8 ATS lombarde.

Le frequenze minime di campionamento, per le attività analitiche per le acque destinate al consumo umano, sono stabilite in base ai metri cubi distribuiti giornalmente e in base alla robustezza e alla stabilità della filiera acquedottistica.

Le ATS hanno da qualche anno iniziato un processo di razionalizzazione dei punti di prelievo, sulla base delle zone di approvvigionamento idrico (zone geograficamente definite all’interno delle quali le acque destinate al consumo umano provengono da una o varie fonti e la loro qualità può essere considerata sostanzialmente uniforme), attraverso il confronto con i Gestori del Servizio Idrico Integrato. Tale processo di razionalizzazione è ancora in corso e con un diverso grado di avanzamento nelle varie ATS, questo spiega la difformità di rapporto tra campionamenti e punti di prelievo.

La sezione che segue, evidenziata dallo sfondo grigio,  mostra attraverso rappresentazioni grafiche una sintesi dei dati pubblicati sui campionamenti delle acque. 

Agendo sul menù a tendina sottostante è possibile selezionare un Anno Referto di riferimento sul quale filtrare automaticamente i dati su tutti gli oggetti del cruscotto. 

Il grafico che segue mostra l'andamento dei campionamenti sui punti rete effettuati nel periodo temporale selezionato: 

Si precisa che l'attività dell'anno 2020 è stata fortemente influenzata dalla pandemia da Covid19.

la tabella che segue è un'anteprima dei dati contenuti sul dataset pubblicato e dal quale sono state ricavate le rappresentazioni mostrate in questa sezione.  I dati possono essere scaricati cliccando sull'icona della freccia sopra la tabella in alto a destra. Per accedere al dataset completo cliccare su questo link oppure sull'icona dei 3 puntini verticali e scegliere "Visualizza dati sorgente".