FAQ

Che cosa sono i dati pubblici?

Tutte le informazione create, accolte o gestite da parte di un Ente pubblico.

La PA produce, raccoglie, elabora e diffonde una grande quantità di informazioni che testimoniano la presenza delle istituzioni pubbliche nella società: gran parte dei documenti citati nei giornali, nelle pagine economiche e politiche, la gestione del territorio e dell'ambiente, molti rapporti tra privati e molte attività economiche si basano su informazioni elaborate dalle PA.

All'interno della gamma di dati disponibili sono presenti varie tipologie di documenti: alcuni sono soggetti a vincoli precisi, quali ad esempio la sicurezza nazionale o la tutela della privacy, altri invece possono essere diffusi.

Una forma di comunicazione, normativamente disciplinata, riguarda le modalità di riutilizzo dei documenti contenenti dati pubblici prodotti dalle amministrazioni pubbliche nell'ambito dei propri scopi istituzionali, il cosiddetto Public Sector Information (PSI).

Si tratta di dati e/o documenti che, dopo una serie di verifiche, possono essere diffuse dalla PA che li ha prodotti in un ottica di RIUSO (D. Lgs. 36/06).

L'informazione pubblica può essere diffusa attraverso canali tradizionali (ad esempio la notifica a domicilio delle multe, la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, l'affissione pubblica) oppure via web, attraverso siti e cataloghi che rendono disponibili i dati riusabili.

Cos'è il riuso dei dati pubblici?

I concetti di "dato pubblico" e "riuso dell'informazione pubblica" vengono sanciti dalla Direttiva 2003/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, approvata il 17 novembre 2003 e pubblicata nella GUCE n. L 345 del 31 dicembre 2003, relativa al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico e recepita dall'ordinamento italiano dal D. Lgs. 36 del 2006 e s.m.i.

La direttiva individua nelle informazioni del settore pubblico "un'importante materia prima per i prodotti e i servizi imperniati sui contenuti digitali", da riutilizzare per "sfruttarne il potenziale e contribuire alla crescita economica e alla creazione di posti di lavoro".

La direttiva, come recepita dal Decreto Legislativo, fornisce la definizione di:

  • documento (informazione pubblica): la rappresentazione di atti fatti o informazioni e qualsiasi raccolta dei medesimi a prescindere dal supporto (cartaceo, elettronico, sonoro, visivo, audiovisivo) in possesso di Enti pubblici. Ad esempio sono documenti sia le leggi, sia i dati contenuti nelle banche dati degli Enti.
  • riutilizzo: l'uso del dato in possesso di enti pubblici da parte di persone fisiche o giuridiche a fini, commerciali o non commerciali, diversi dallo scopo iniziale per il quale il documento che lo rappresenta è stato prodotto nell'ambito dei fini istituzionali. L'ambito di riferimento dei documenti può essere di vario genere: sociale, economico, geografico, climatico, turistico, in materia di affari, di brevetti, di istruzione ‚Ä

La direttiva incoraggia gli Enti pubblici a rendere disponibili i documenti secondo queste modalità:

  • creare indici online dei documenti disponibili per favorire l'accesso e la diffusione
  • definire condizioni eque, adeguate e non discriminatorie da applicare al riutilizzo dei dati.

Per approfondimenti vedi anche la sezione "Normativa".

A chi si rivolge dati.lombardia.it?

Il portale dati.lombardia.it si rivolge a tutti gli operatori pubblici, privati o commerciali.

I dati sono concessi con la licenza IODL 2.0, della quale l'utente è invitato a prendere attentamente visione in quanto determina l'uso che è possibile fare dei dati.

Come posso scaricare i dati?

Per scaricare i dati occorre selezionare il dataset di interesse e visualizzare la relativa scheda di dettaglio (Metadata). Nella scheda Metadati sono presenti i link per scaricare i dati in diversi formati.

Cosa sono le licenze d'uso?

Le licenze standard definiscono le condizioni e le modalità di riutilizzo dei dati a cui sono associate.

La licenza definisce in particolare:

  • l'oggetto della licenza stessa: singoli dati, banche dati, prodotti e relativi servizi;
  • la natura del soggetto fisico e/o giuridico, autorizzato al riutilizzo del dato (ente pubblico, privato, impresa, consumatore);
  • lo scopo e la finalità per le quali la licenza è concessa, tra cui, uso commerciale o non commerciale (diretto o indiretto, scopo di lucro o al fine di trarre profitto), uso personale, uso didattico, uso scientifico;
  • le attività consentite: consultazione, duplicazione, integrazione e modifica;
  • le condizioni di riutilizzo
  • le responsabilità e gli obblighi del titolare del documento;
  • le responsabilità e gli obblighi del soggetto riutilizzatore;
  • la natura gratuita o onerosa del riutilizzo.

Il riutilizzo del documento da parte del soggetto interessato (soggetto fisico e/o giuridico, autorizzato al riutilizzo del documento medesimo) presuppone l'accettazione della licenza associata al documento d'interesse.

Come posso utilizzare i dati scaricati?

Le condizioni e le modalità di utilizzo dei dati scaricati (commerciale, personale, didattico, divulgativo, scientifico...) sono stabilite nelle licenze d'uso collegate.

In che formato trovo i dati?

I files dei dati sono scaricabili in formato CSV (Comma Separeted Value), XLS (Excel), XLSX (Excel 2007 in poi), XML (eXtensible Markup Language) e JSON (JavaScript Object Notation).

Come si leggono i file csv?

I file CSV (Comma Separated Value) possono essere letti con software open, come calc di OpenOffice, o con software proprietari, come excel di Microsoft.

Il servizio è a pagamento?

No. Regione Lombardia offre gratuitamente i documenti e i dati presenti nel portale per favorire la diffusione delle informazioni e agevolare l'accesso ai dati.